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Gianna Nannini 64 anni compiuti il 14 giugno, 44 anni di carriera tra rock, scandali, primati in classifica, copertine dei giornali, un’autobiografia, la maternità a 56 anni e il baratro della depressione.
La Donna Che Visse Due Volte potrebbe essere il titolo perfetto per la sua vita, se non fosse che Gianna Nannini di nascite ne ha avute tante, più di due…
“Forse non sono nata, sono solo morta e non lo so” dice in Cazzi Miei, la sua autobiografia.
La storia narra che Gianna nasce a Siena il 14 giugno del 1956, anche se il suo codice fiscale dice 1954 (e così è già nata due volte). Il padre di Gianna è Danilo Nannini, noto produttore dolciario ed ex Presidente del Siena Calcio, la madre Giovanna Cellesi. Gianna lascia trasparire subito la sua passione per la musica, a sette anni ha già deciso di voler diventare una cantante.
Nessuno però sembra appoggiare il suo proposito.
A scuola la cacciano dal coro perché canta l’inno d’Italia in modo poco ortodosso, i familiari, nonostante le facciano studiare pianoforte dall’età di 12 anni, la preferiscono impegnata nell’azienda di famiglia. La Nannini vuole realizzare il suo sogno di diventare cantante ad ogni costo e per farlo è disposta anche a lavorare nella pasticceria di famiglia.
“Se fare i ricciarelli in azienda mi avrebbe portato fuori da lì, ero disposta al compromesso. Così ho iniziato, spaccando le uova nell’impasto. Anche 350 di seguito”.
Un giorno, mentre prepara l’impasto dei ricciarelli, l’ingranaggio di una macchina le trancia due dita della mano: “«L’odore del ricciarello col sangue dentro non lo dimenticherò mai, è una roba allucinante. Ho sentito un male pazzesco e ho lanciato un urlo così forte che mi ha sbloccato la voce per sempre. Mi è successo a 17 anni”.
Il trauma e il dolore le hanno regalato quell’inconfondibile voce roca che l’ha resa unica.
Dopo quel terribile incidente Gianna si trasferisce a Milano in cerca di un’occasione, comincia a suonare in storici locali off come Le Scimmie e il Rosso. Affina il canto studiando con un’insegnante bulgara e prendendo lezioni presso un terapista vocale di Londra. Finalmente, dopo aver bussato alle porte di tante case discografiche, viene accolta da Claudio Fabi e Mara Maionchi della Numero Uno, la casa discografica di Lucio Battisti.
Inizia a cantare con il gruppo progressive Flora Fauna Cemento e nel 1976 pubblica il suo primo album omonimo.
Colpisce in modo particolare il singolo Morta Per Autoprocurato Aborto (citazione).
Il successo è dietro l’angolo, nel 1979 Gianna pubblica il brano America, una scandalosa dichiarazione sull’autoerotismo maschile e femminile su una melodia rock, un’interpretazione schietta ed energica che colpisce il pubblico.
Il successo del singolo America fa da traino all’album dal titolo California che esce nel 1980.
A far discutere è la copertina, estremamente provocatoria, in cui viene raffigurata la statua della libertà con in mano un vibratore a stelle e strisce. Si narra che il padre Danilo, particolarmente infastidito dall’accaduto, avesse chiesto più volte ai discografici di modificare la copertina o eliminare il cognome dall’opera.
Anche in passato Danilo Nannini aveva fatto pressioni su Mara Maionchi perché rimovesse il cognome della famiglia, turbato dalle esibizioni della figlia che fingeva di masturbarsi sul palco. Per un po’ Gianna è andata in giro come Patrizia Nanni.
Il fenomeno Gianna Nannini esplode non solo in Italia ma anche in Germania, permettendole di partecipare a numerosi festival tra cui il Venus Velklang, il primo festival rock al femminile.
Nel 1981 esce l’album G. N. poi Gianna si trasferisce a Berlino, lì divide l’appartamento con Annie Lennox e collabora con Conny Plank. Che con il suo particolare tocco aveva già lanciato Kraftwerk, Ultravox ed Eurythmics. Dalla collaborazione con il produttore tedesco nasce un nuovo incredibile successo Latin Lover (citazione).
Latin lover vende 250 mila copie.
Gianna ormai è una star e Gabriele Salvatores la sceglie come protagonista del suo film Sogno di Una notte D’estate. La Nannini insieme a Mauro Pagani scrive anche la colonna sonora, notevole il brano La Luna (citazione).
Il successo prima o poi presenta il conto e Gianna paga un prezzo altissimo:
“ ho ricordi confusi di quel periodo perché, all’epoca, all’eccezionale esperienza artistica affiancavo un momento personale complicato. Ero nel caos. Avevo un problema di scissione mentale e mi sembrava di non sapere chi fossi davvero. Conducevo una vita ribaltata e al ribaltamento definitivo forse contribuì Sogno di una notte d’estate di Gabriele Salvatores. Interpretavo Titania. Per due mesi lavorai di notte e andai a dormire alle dieci di mattina”.
Gianna passava da una tournée a un album a un film, senza sosta e nel frattempo combatteva la sua depressione:
“Quando mi sono “svegliata”, dopo aver “vomitato” me stessa e le mie negatività, era come se fossi nata in quell’istante: il 1984”.
Proprio in quell’anno riceve la consacrazione a star del rock grazie al successo di Fotoromanza:
la melodia elettro-pop dal ritmo incalzante, il testo che riecheggia una poesia di Prèvert , quel ritornello che diventa un tormentone:
“Questo amore è una camera a gas…”
La canzone, il cui video è firmato da Michelangelo Antonioni si piazza in testa alle classifica italiana e vi rimane per tre mesi, vince il Festivalbar. Si aggiudica anche Vota La Voce e Il Telegatto come miglior testo del 1984. L’album che la contiene intitolato Puzzle si mantiene per sei mesi nella top ten della classifica italiana. Il cammino di Gianna è sempre più in discesa e a consolidare la fama arriva un nuovo album, Profumo.
Anche in questo lavoro si sente la mano di Conny Plank, rimangono le sonorità anni ’80 ma il rock si fa più deciso. Il pezzo forte è Bello E Impossibile il cui ritornello accattivante spinge l’album ad ottenere due dischi di platino in Italia, uno in Austria e Svizzera e il disco d’oro in Germania.
Il misterioso “ bello e impossibile dagli occhi neri e il suo sapor mediorientale”
ha riportato Gianna in cima alle classifiche ma “Altri Maschi” le permetteranno di vendere un milione di copie.
La Compilation Maschi Ed Altri uscita nel 1987, contiene oltre ai suoi grandi classici, l’inedito I Maschi presentato al world Popular Song Festival di Tokyo.
Gli anni ’90 iniziano per Gianna Nannini con una nuova avventura e una massiccia dose di popolarità. La cantante toscana scrive ed interpreta insieme a Edoardo Bennato l’inno dei mondiali di calcio del 1990. La canzone dal titolo Un ‘Estate Italiana vede anche la partecipazione di Giorgio Moroder per la musica. (citazione).
Dalla penna rock e provocatoria della Nannini esce, nell’autunno del 1990, un nuovo “Scandalo”, il singolo e l’album omonimo vedono la collaborazione del produttore dei Cure Dave Allen .
Ne segue un tour che è un vero e proprio bagno di folla.
Il rapporto tra Gianna e i fan è sempre stato forte, quasi carnale, le sue esibizioni aggressive e provocatorie hanno sempre riscosso un grande entusiasmo, lei stessa dice del Tour Scandalo: “Sul palco faccio l’amore con 25 mila persone a sera”. Gianna Nannini è una donna determinata dentro e fuori dal palco, in Toscana direbbero “tignosa”. Dopo l’uscita di un nuovo album Per Grazia E Per Amore, lanciato dal singolo Radio Baccano (Citazione) che vede la partecipazione straordinaria di Jovanotti e diventa il tormentone dell’estate, trova il tempo per laurearsi e per prendere parte a un blitz di Greenpeace. La laurea in filosofia la consegue nel 1994, all’età di 38 anni, con una tesi dal titolo “Il Corpo Nella Voce- Relazioni corpo-Voce in una prospettiva di antropologia musicale” che le vale il 110 e lode.
Da sempre impegnata sul fronte umanitario compie un gesto eclatante nell’estate del 1995, si tratta di un blitz organizzato da Greenpeace per protestare contro la ripresa degli esperimenti nucleari a Mururoa, in Polinesia.
Gianna si arrampica sul balcone dell’ambasciata francese in Piazza Farnese a Roma e dopo aver gridato il suo No improvvisa un mini concerto cantando America e Ninna Nera.
L’evento finisce su tutti i Tg. E pensare che il 1995 si era aperto con il lancio, alla mezzanotte del 1 gennaio, in contemporanea su tutte le radio, del nuovo singolo Meravigliosa Creatura. Gli anni ’90 si chiudono in Piazza San Carlo a Torino. Il 31 dicembre 1999 Gianna saluta il nuovo millennio davanti a 500 mila persone. Cosa le riserva il futuro? Quante altre nascite e rinascite attendono questa Meravigliosa Creatura del rock?
Stefania Capati